Al rientro dalla trasferta in Australia ho chiesto a malincuore alla Pol.Vigne di essere svincolato. A causa infatti delle tante trasferte di lavoro che durante la prima frazione di campionato mi hanno portato per 2 settimane a Rotterdam, Londra, Sydney ed Hong Kong non sono mai riuscito a giocarmi il posto in squadra quindi ho pensato che tanto vale rilassarsi un attimo quelle poche domeniche che sono a casa piuttosto che prendere del freddo in una panchina che, pur essendo giusta a causa dei quasi nulli allenamenti svolti, sento troppo stretta tecnicamente parlando (non mi riferisco al mio più che degno compagno di reparto quanto della categoria).
Ora sono alla finestra, indeciso fra una sfrenata voglia di non fermarmi e quella di capire se non sia il caso di smettere…capiamo!
Se è vero che questo, per cause lavorative, potrebbe davvero (è 3 anni che lo dico) essere l’ultimo anno della mia umile carriera calcistica, ho deciso di farlo là da dove tutto è partito, dal mio quartiere, il Bronx Vigne!
Matteo Paolini e i suoi guanti 